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Israele accusa: Onu e gen.Graziano coprono Hezbollah

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Israele accusa: Onu e gen.Graziano coprono Hezbollah

Alti funzionari dell’esercito israeliano, citati dal quotidiano Haaretz, hanno detto recentemente a porte chiuse che il generale comandante di Unifil, l’italiano Claudio Graziano «presenta mezze verità per evitare imbarazzi e conflitti con Hezbollah»

GERUSALEMME – Fonti israeliane accusano la forza Onu in Libano dell’Unifil e il suo comandante, il generale italiano Claudio Graziano, di «nascondere intenzionalmente informazioni sull’attività delle milizie del partito sciita Hezbollah a sud del fiume Litani per evitare conflitti con questo gruppo». Alti funzionari dell’esercito israeliano, citati dal quotidiano Haaretz, hanno detto recentemente a porte chiuse che il generale Graziano «presenta mezze verità per evitare imbarazzi e conflitti con Hezbollah». «Negli ultimi sei mesi vi sono stati almeno quattro casi in cui soldati dell’Unifil hanno identificato membri operativi di Hezbollah armati, ma non hanno fatto niente e non hanno presentato un pieno rapporto sugli incidenti al Consiglio di Sicurezza dell’Onu», scrive il quotidiano israeliano. Le forze armate e il ministero degli Esteri israeliano vengono descritti come «molto arrabbiati» per il comportamento dell’Unifil negli ultimi mesi, «specialmente per il fatto che il comandante, generale Claudio Graziano, viene descritto come uno che interpreta in maniera accomodante la sua missione, assegnata dalla risoluzione 1701 dell’Onu» al termine della guerra in Libano dell’estate 2006. «Vi è un tentativo da parte di vari elementi dell’Onu di fuorviare il Consiglio di Sicurezza e di coprire qualsiasi cosa abbia a che vedere con il rafforzamento di Hezbollah nel sud del Libano», riferisce un’alta fonte del governo israeliano. «La politica di copertura non durerà a lungo e, speriamo, ora che è stato rivelato che erano nascoste informazioni, le cose cambieranno», aggiunge la fonte.

L’arrabbiatura israeliana ha raggiunto il punto di ebollizione la settimana scorsa con la diffusione di un nuovo rapporto del segretario generale dell’Onu Ban ki-Moon, relativo al rispetto di un’altra risoluzione sul Libano, la 1559. Il rapporto citava brevemente un incidente occorso a fine marzo nel quale soldati dell’Unifil avevano incontrato uomini armati non identificati. Il giorno successivo, Haaretz aveva scritto che durante l’incidente attivisti armati di Hezbollah a bordo di un camion carico di esplosivo avevano minacciato con le armi un battaglione dell’Unifil composto da italiani. Invece di usare la forza, come richiesto dal loro mandato, i soldati Onu avevano abbandonato il sito. Una fonte diplomatica alle Nazioni Unite ha riferito ad Haaretz che «alti funzionari dell’Unifil e del segretariato Onu hanno esercitato forti pressioni perchè l’incidente fosse cancellato dal rapporto o venisse almeno trattato in maniera sfumata». Quando la vicenda è stata resa pubblica, l’Unifil ha dovuto ammettere che l’incidente era avvenuto e chiedere assistenza al Libano per indagare. Il giorno dopo un secondo rapporto, questa volta con tutti i dettagli, è stato trasmesso al Consiglio di Sicurezza. Il rapporto diceva che si trattava del primo incidente di questo tipo. Ma fonti della sicurezza israeliana affermano che vi sono stati altri incidenti simili in passato.

(La Gazzetta del Mezzogiorno, 28 aprile 2008)


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